MARCEL LEFEBVRE E LA FRATERNITÀ SACERDOTALE SAN PIO X

Le posizioni scismatiche rispetto la Chiesa cattolica hanno un esempio emblematico e fondamentale nella Fraternità Sacerdotale San Pio X di mons. Marcel Lefebvre (1905-1991).
Lefebvre nasce a Tourcoing il 29 novembre 1905. Sacerdote dal 1929, delegato per la missione in Africa e arcivescovo nel 1948, Lefebvre partecipa ai lavori del Concilio Vaticano II (1962-1965),
tuttavia criticandone amaramente gli esiti in merito di libertà religiosa (Dignitatis Humanae 1965) e riforma liturgica (Sacrosanctum Concilium 1963). Lefebvre considerava deleteria l’apertura
religiosa di una «Roma modernista e liberale» che minava la divinità di Gesù e sembrava lavorare in direzione relativista verso la distruzione del Regno di Dio. In particolare contro la riforma liturgica insieme ad altri teologi pubblica, nel 1969, il Breve esame critico del Novo Ordo Missae, con prefazione dei cardinali Ottaviani e Bacci.
Il sette ottobre del 1970 nella città svizzera di Ecône inaugura un seminario che propone un tipo di formazione tendenzialmente pre-conciliare. Già il primo novembre dello stesso anno tale realtà viene riconosciuta canonicamente nella Diocesi di Losanna-Ginevra-Friburgo come società di vita apostolica col nome Fraternità Sacerdotale San Pio X.
A partire dal 1972 le gerarchie cattoliche svizzere e francesi maturano una reazione di biasimo e denuncia nei confronti del tradizionalismo della Fraternità, eppure Lefebvre non cessò di
ordinare sacerdoti né acconsentì alla chiusura del seminario l’anno seguente, continuando al contempo a dirsi fedele al Vaticano.
Nel 1976 viene sospeso dal suo ministero da papa Paolo VI. Nonostante ciò il dialogo con la Santa Sede continuò e Lefebvre sarà ricevuto in udienza sia da Paolo VI che da Giovanni Paolo II, nonché dal cardinale Ratzinger. Resterà comunque sempre convinto della sua posizione.
Nel 1988 Lefebvre è chiamato a Roma per una proposta di accordo, la quale dava luogo legittimo alla Fraternità in seno alla Chiesa, consentiva ai fedeli di continuare a celebrare la messa
secondo il rito “di san Pio V” e di essere retti da un vescovo membro della Fraternità. Dopo un primo tentennamento, Lefebvre torna sui suoi passi e rifiuta di dare piena obbedienza alla Chiesa.
È inoltre convinto della necessità di nominare illecitamente alcuni vescovi affinché lo succedano dopo la sua morte. Nonostante gli sforzi del cardinal Ratzinger e dello stesso Giovanni Paolo II nel dissuaderlo a compiere un atto ritenuto scismatico, il trenta giugno del 1988 Lefebvre consacra quattro vescovi senza l’approvazione di Roma, ottenendo così la scomunica. Nell’omelia da lui tenuta durante la cerimonia, Lefebvre affermava: «Noi non siamo scismatici. […] Al contrario, è per manifestare il nostro attaccamento alla Chiesa di sempre, al Papa e a tutti coloro che hanno preceduto questi papi che disgraziatamente dal Concilio Vaticano II hanno creduto di dover aderire a gravi errori che stanno per demolire la Chiesa». Sottomissione e disobbedienza: la compresenza di questi due atteggiamenti costituisce, per un osservatore esterno, la contraddizione più evidente della Fraternità San Pio X.
Lefebvre muore di cancro nel 1991. Ad oggi la Fraternità è presente in 72 Stati, in Italia con tre sedi priorali e tramite sante messe tridentine in altre ventidue località.
A partire dagli anni 2000 la Chiesa cattolica ha attuato numerosi sforzi al fine di favorire una riconciliazione, in particolare durante il pontificato di Benedetto XVI (si pensi alla liberalizzazione della liturgia di san Pio V); in ogni caso si registra l’esistenza di fazioni e movimenti interni più estremisti, che non valutano positivamente un dialogo con Roma.

FONTI

Di Marzio R., La Fraternità S. Pio X, in Religioni e sette nel mondo. Il tradizionalismo, 4/16 1998, pp. 120-137.
Lefebvre M., Lettera di Mons. Marcel Lefebvre ai futuri Vescovi della Fraternità San Pio X, 29 agosto 1987, in Sito Ufficiale Fraternità Sacerdotale San Pio x, URL: https://www.sanpiox.it/archivio/articoli/crisi-nella-chiesa/682-lettera-di-mons-marcel-lefebvre-ai-futuri-vescovi-della-fraternita-san-pio-x [ultimo accesso: 30-11-2020].
Percivaldi E., Gli antipapi. Storia e Segreti, Roma, Newton Compton Editori 2014.
Siccardi C., Mons. Marcel Lefebvre. Nel nome della verità, Milano, Sugarco 2010.
Un Vescovo Cattolico, Montalenghe (TO), Edizioni San Francesco di Sales 1989 (pubblicazione della Fondazione in occasione del 60° anniversario di sacerdozio di Mons. Lefebvre).
Sito Ufficiale Fraternità Sacerdotale San Pio X, URL: https://fsspx.it/it [ultimo accesso: 30-11-2020].

 

© GRIS – Caterina Fratesi, febbraio 2021

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