Assemblee di Dio in Italia (A.D.I.) e altri Pentecostali

Il Pentecostalismo: l’inizio
Nel 1899 il battesimo nello Spirito Santo del pastore metodista americano PARHAM suscita in lui il dono di parlare le lingue. Egli dà inizio a un movimento che riceverà impulso in seguito al riconoscimento da parte del Consiglio ecumenico delle Chiese.

Dottrina
Si trattò, all’inizio, di movimenti di «risveglio» all’interno delle Chiese protestanti, e trasversale ad esse. Inseguito la rigidità circa l’interpretazione fondamentalista della Bibbia, la fede nel prossimo ritorno di Cristo, l’importanza del battesimo dello Spirito Santo per avere parte ai carismi, provocò il formarsi di Chiese (evangeliche) pentecostali separate.
«Siamo luterani per quello che riguarda la giustificazione per fede, battisti per il battesimo amministrato, per immersione, solo agli adulti. Ma il nostro segno particolare è il battesimo dello Spirito Santo, presenza attiva di Dio, che si manifesta con i carismi di parlare in lingue e con il potere di guarire i malati… Nel Vangelo non abbiamo trovato alcuna traccia di gerarchia».
Si tratta del più grande movimento di risveglio cristiano a livello mondiale, del nostro tempo. Esso fa appello alla conversione a Cristo, sulla base della Bibbia spesso interpretata alla lettera.
L’annuncio della salvezza operata da Cristo ha un ruolo importante. Gli appelli alla conversione sono martellanti, spesso con forte coinvolgimento emotivo. Coloro che si convertono ricevono il battesimo per immersione. Non accettano il battesimo per infusione o aspersione. Il battesimo dei bambini non è ritenuto valido in quanto il bambino non può avere una fede personale e consapevole, che comporti il mutamento e il rinnovamento profondo di tutta la sua vita.
Il dono delle lingue e la guarigione per fede sono aspetti della Chiesa primitiva che piacciono ai Pentecostali. Ritengono che Dio continui a dare ai credenti il potere della guarigione, come potenza redentrice di Cristo. È un aspetto che sicuramente merita più attenzione.
I Pentecostali, pur non fissando date sulla “fine dei tempi”, aspettano come imminente il ritorno di Cristo: ne sarebbe segno il rifiorire dei carismi dell’età apostolica, come appunto il dono delle lingue e le guarigioni.
È un movimento caratterizzato da intensa esigenza comunitaria e di condivisione, slanci di entusiasmo, culti semplici e gioiosi, con interventi spontanei.
Sotto l’aspetto morale i pentecostali predicano un rigoroso puritanesimo: non bevono, non fumano, rispettano la domenica, giorno da dedicare al Signore, esigono purezza nella vita sessuale.
Il Pentecostalismo si basa unicamente sulla Scrittura. Generalmente ogni comunità si governa da sé, nominando autonomamente i propri pastori. Anche il culto non ha delle regole: sono frequenti lunghe predicazioni, numerosi inni e un gran numero di interventi dei singoli fedeli. Accanto a gruppi più radicali, che sono molto critici verso le Chiese, anche protestanti, altri stabiliscono una certa intesa reciproca. Ciascuna comunità comunque rimane libera di accettare o meno le decisioni prese in sede di Assemblea.
Oggi è difficile parlare di pentecostalismo in generale, poiché esso ha assunto varie forme:
a) un pencostalismo libero e congregazionalista: la Chiesa è dove due o tre si riuniscono nel nome di Gesù e credono nel battesimo dello Spirito;
b) un pentecostalismo che si è organizzato più o meno come le Chiese evangeliche (di questo tipo sono le Assemblee di Dio);
c) un pentecostalismo interno a diverse Chiese protestanti;
d) un pentecostalismo interno alla Chiesa Cattolica (es., ma non solo, il Rinnovamento nello Spirito).

Le Assemblee di Dio
I Pentecostali che aderiscono alle Assemblee di Dio costituiscono la più importante Chiesa pentecostale (due milioni di aderenti nei soli Stati Uniti, tredici milioni nel mondo). Tendono ad organizzarsi in modo simile alla altre Chiese evangeliche, con pastori regolari, che compiono un apposito ciclo di studi biblici per la formazione dei pastori. Nel nostro paese il gruppo pentecostale più diffuso è rappresentato dalle Assemblee di Dio in Italia. Conta oltre mille chiese e gruppi, pubblica libri e giornali e raggiunge complessivamente un area di centomila persone. (Bouchard, p. 107).
«…Esiste una tendenza pentecostale estremista che è assai dura nella critica alle altre denominazioni, e spesso rifiuta ogni organizzazione e cultura. Essa ha partorito un pulviscolo di sètte che nascono come funghi…» (Bouchard, p. 105).
In Italia esiste anche un certo numero di gruppi di ispirazione pentecostale che operano autonomamente, completamente staccati da tutte le altre comunità. Per numero di fedeli, se li considerassimo insieme, supererebbero forse quello delle Assemblee di Dio. Sono conosciuti con nome diversi, quali: Chiesa cristiana evangelica, Congregazione cristiana pentecostale, Chiesa evangelica missionaria, ecc. Sono retti generalmente da uno o più “anziani” e rifiutano la ministerialità professionale. La dottrina, tuttavia, non si discosta da quella degli altri gruppi pentecostali.
Notevole è la diffusione del pentecostalismo tra i nomadi, detti comunemente zingari.

Punto di vista cattolico
Vi sono tra dottrina pentecostale e dottrina cattolica diversi punti in comune, come la professione di fede nella Trinità, la profonda fede in Cristo, Dio e figlio di Dio; la fede e la testimonianza sono visti come un dono e un dovere che tocca tutti i fedeli.
Un aspetto piuttosto discutibile riguarda la Bibbia che, oltre ad essere spesso lasciata alla libera interpretazione, manca completamente di quei criteri per un corretto approccio al testo biblico che ha una sua storia, si rivolge ad un uomo concreto ed ha categorie espressive che vanno tenute in debita considerazione. È il problema del letteralismo o fondamentalismo biblico.
Circa il dono delle guarigioni, c’è il rischio di enfatizzare troppo questi fenomeni, a scapito di aspetti essenziali del cristianesimo, quali la carità e il tenere unite la fede e la vita.
Nel mondo cristiano si sta diffondendo trasversalmente il movimento Carismatico, che presenta somiglianze col Pentecostalismo, e dall’ambiente evangelico è passato alla chiesa episcopale ed anglicana, e di qui alla cattolica: esistono oggi milioni di carismatici cattolici che rivivono un’esperienza di tipo pentecostale. All’interno del cattolicesimo il movimento «pentecostale» più diffuso è noto col nome di Rinnovamento nello Spirito. Ma si può dire che non vi sia una chiesa protestante «tradizionale» (luterani, riformati, metodisti ecc.) in cui non esista un movimento carismatico più o meno agguerrito.
Il lavoro ecumenico non è sempre facile. Alcuni gruppi «liberi», cioè non strutturati, sono notevolmente antiecumenici e anticattolici. Di solito il pentecostalismo che incontriamo da noi si caratterizza per la difficoltà nell’accettare il nostro concetto di Chiesa.
Dalle notizie raccolte, le Assemblee si Dio si ritengono autorizzate a fare proselitismo tra i membri della Chiesa Cattolica, da essi giudicata negativamente. Questo rende difficile il lavoro ecumenico. Bisognerà comunque distinguere le singole situazioni.
Ma più che una contrapposizione polemica vale una testimonianza amorevole. Il cattolico Rinnovamento nello Spirito, se ben guidato, può proporre una risposta opportuna al pentecostalismo protestante.

Sussidi
Bouchard G., Le Chiese e Movimenti Evangelici del nostro tempo, Claudiana 1992, pp. 99-108.
Canova Pietro, “Il fenomeno Pentecostale”, in Sette e Religioni, 1991/4, p. 586-620.

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