Moon(Rev.): Federazione delle Famiglie per Unità e Pace nel Mondo, già Associazione Spirituale per l’Unificazione del Mondo Cristiano, o Chiesa dell’Unificazione

Cenni storici
Sun Myung MOON (n.1920 nella Corea del Nord), all’età di 16 anni ha una visione, che gli rivela di essere è stato scelto per portare a compimento la missione (incompiuta!) di Gesù: restaurare il Regno di Dio sulla terra. Si batte contro i Giapponesi, e poi contro il Comunismo.
Date principali:

– 1946: Nel nord fonda una Chiesa cristiana indipendente. In carcere per anticomunismo.

– 1951: raggiunge la Corea del sud.

– 1954: lancia la nuova religione, l’ASUMC,  o Chiesa dell’Unificazione.

– 1955: 1a edizione coreana del «Principio Divino», considerato Scrittura ispirata.

– 1960: sposa in seconde nozze Hak Ja Han: sono le Nozze Sante dell’Agnello di Apoc 19,7.

– 1972: si trasferisce in America, da dove dà impulso all’attività missionaria. Per finanziarsi manda in giro i volontari a vendere fiori, riviste, candele, o semplicemente a raccogliere offerte.

– 1984: deve scontare tredici mesi di carcere per un’evasione fiscale di 7.300 dollari.

– 1993 I coniugi Moon si proclamano i «Veri Genitori» (Nuovo Adamo e Nuova Eva): ha inizio la Nuova Era del Completo Testamento.

– 1994: Termina il periodo della Chiesa dell’Unificazione: i fedeli sono invitati ad aderire alla Federazione delle Famiglie per la Pace e l’Unificazione Mondiale, che comprende anche persone di altre fedi che accettano la benedizione delle loro nozze da parte dei Coniugi Moon, in spettacolari matrimoni di massa.Ha inizio la nuova era della famiglia, che dà rilievo alla sacralità del corpo e della sessualità, al dovere di astinenza prematrimoniale, fedeltà matrimoniale, lotta alla pornografia.

In Italia la Chiesa di Moon fu fondata a Roma nel 1965.

Dottrina 
L’insegnamento del rev. Moon è alquanto complesso e per molti aspetti estraneo alla tradizione cristiana. Sostiene che la Bibbia, pur non essendo falsa, ha un livello culturale inadeguato per l’uomo d’oggi. Occorre pertanto la nuova rivelazione: il Principio Divino, e non restare troppo attaccati al Vangelo, così come i primi cristiani andarono oltre l’Antico Testamento.
In breve, Dio crea il mondo e l’uomo per amore, concede all’umanità di poter realizzare tre benedizioni:

1) perfezionamento personale;

2) formazione di famiglie che abbiano Dio come centro;

3) dominio della terra nel rispetto dell’opera di Dio.

Ma tutto questo è rovinato dal peccato originale, che consistette in un peccato sessuale. Dio non poteva prevederlo: egli non conosce il futuro, che è condizionato dal libero arbitrio. Tale  peccato dà origine a un mondo decaduto, non centrato su Dio ma su Satana. Dio fa ripetuti tentativi per offrire la restaurazione all’umanità, che, fornita di libero arbitrio, deve fare la sua parte. Abele, Noè, Abramo e Mosè hanno aperto la via alla restaurazione spirituale, ma senza portarla a compimento; poiché ogni volta l’uomo afferra solo parzialmente la proposta divina.

Natura e ruolo di Gesù Cristo
La restaurazione viene proposta di nuovo tramite Gesù Cristo. Chi è Gesù? Leggiamo dai PrincipiDivini (=PD)[1]: «…L’uomo perfetto è uno con Dio, è il tempio di Dio, ed è un uomo divino. Quest’uomo è l’uomo “perfetto come il Padre nel cielo” (Mt 5,48) » (PD, p. 151). «Non neghiamo che Gesù sia Dio, poiché l’uomo perfetto è uno con Dio, e Gesù completò come uomo il Suo scopo di creazione» (PD, p. 153). Ma Moon aggiunge con chiarezza che Gesù non è Dio stesso: «La relazione tra Dio e Gesù è come quella tra mente e corpo: il corpo è l’immagine della mente, ma non è la mente stessa. Così pure Gesù era l’immagine di Dio, ma non era Dio stesso» (PD, 153).
In ogni caso, neppure con Gesù il progetto divino si realizza appieno. Infatti Gesù (= secondo Adamo) doveva sposare una donna perfetta (= seconda Eva), per formare una famiglia ideale, e così  dare vita a una umanità nuova. Purtroppo la morte di Gesù non lo permise, e questo fu un tragico errore. Moon insiste sulla convinzione che la crocifissione non fu predestinata da Dio come missione di Gesù-Messia: «I cristiani ritengono che la morte di Gesù sulla croce era predestinata ed era il piano originale di Dio. Ma questo è assolutamente falso. Fu un gravissimo errore crocifiggere Gesù… La morte sulla croce non era la missione originaria di Gesù, ma divenne una tragica alternativa causata dalla mancanza di fede del popolo di Israele… Solo avendo fede nella crocefissione di Gesù, l’uomo non può essere salvato completamente. Questo è il motivo per cui [Gesù] promise di tornare» (PD, 105). Quindi Gesù non è il culmine della rivelazione. Egli realizzò solo una restaurazione spirituale, ma non fisica. Occorre completare la restaurazione attraverso la creazione di famiglie libere dal peccato originale e quindi capaci di costituire una società ideale.

Il Signore del Secondo Avvento e i «Veri Genitori»
Occorre pertanto un Secondo Avvento: la venuta di un altro Messia, che sarà il Terzo Adamo che sposerà la Terza Eva per rendere possibile una nuova umanità. La storia sacra ha quindi tre fasi:

1) l’Antico Testamento: il livello della formazione;

2) il Nuovo Testamento: quello della crescita;

3) i Principi Divini (di Moon) = il Testamento Compiuto: il livello di perfezione, capace di riunire tutte le nazioni e le religioni nell’unico regno di Dio sulla terra. Il Messia, secondo l’Apocalisse, deve venire dall’Oriente. Questi è Moon, che viene dalla Corea, estremo oriente; egli è il «Signore del Secondo Avvento», cui è stata data la possibilità di realizzare la restaurazione, mediante il rito nuziale, che evidenzia l’innesto degli sposi sul matrimonio dei Veri Genitori: Sun Myung Moon e Hak Ja Han.

Attività
Il rev. Moon è indubbiamente un grande organizzatore; nel corso degli anni parecchi suoi organismi hanno cambiato fisionomia e nome. 
Le sue attività vanno da quelle strettamente religiose (missionari che si dedicano alla propagazione della nuova Chiesa), a quelle ecumeniche e interreligiose, a quelle culturali (Moon possiede riviste e quotidiani, tra cui il Washington Times in America e il Segye Times in Corea) e umanitarie, a quelle commerciali. Prima impegnato nella lotta al comunismo, ora si batte di più per indissolubilità e la santità della famiglia. Ma anche in altre attività.
Ricordiamo:

Federazione delle Famiglie per la Pace e l’Unificazione Mondiale(Family Federation for the Unification and World Peace: FFUWP).

Federazione delle Donne per la Pace Mondiale.

Unification Family Church.

Mentre nei decenni precedenti la maggioranza degli aderenti era impegnata a tempo pieno, attualmente i più hanno famiglia e un’attività lavorativa normale. La Federazione delle Famiglie per l’Unificazione e la Pace nel Mondo alla domenica celebra un servizio religioso durante il quale ogni fedele rinnova il proprio impegno.
I principali riti sono: l’offerta del neonato a otto giorni dalla nascita, il matrimonio, e il rito funerario.
Sono noti in tutto il mondo i matrimoni di massa che dal 1961 Moon e la moglie celebrano, indossando una corona d’oro. Fece notizia quello celebrato a Seul nel 1982 di 5.837 coppie di sposi novelli! Il 20 agosto 1995 addirittura 360.000 coppie furono benedette: di esse solo una parte era presente a Seul, mentre gli altri si aggregarono simultaneamente in una identica cerimonia in varie parti del mondo. Va notato che il 70% delle coppie non era seguace del rev. Moon, ma già sposate secondo altre tradizioni religiose. Alcuni erano cattolici. Fece scalpore, nel 2001, il matrimonio (che durò da maggio ad agosto) dell’arcivescovo Milingo, 71enne, con la 41enne coreana dottoressa Maria Sung. Per il matrimonio, fino a poco tempo fa l’adepto era invitato ad accettare il partner consigliato da Moon in persona, ritenuto ispirato. Attualmente il seguace può scegliere personalmente il partner, salvo che di sua iniziativa chieda a Moon di sceglierlo al suo posto.
Dal 1984 un rituale funerario celebra la possibilità di una vita spirituale dopo la morte. Si crede infatti nell’immortalità dell’anima, ma non nella risurrezione della carne (e neppure nella reincarnazione); e si pensa che le anime dei defunti  possono completare il loro perfezionamento aiutando i viventi a fare la volontà di Dio.

Punto di vista cristiano
Ciò che attira in questa dottrina è la prospettiva di una realizzazione pratica del Regno di Dio su questa terra. Il forte moralismo inculcato e il senso della famiglia non mancano certo di efficacia in un mondo di permissivismo e di divorzi. L’idea di unificare e armonizzare le religioni di oriente e di occidente sembra una soluzione ideale per evitare conflitti religiosi. La mancanza di clero e di luoghi di culto ben si adatta alla mentalità secolarizzata dell’uomo d’oggi. Anche il fatto che ognuno viene impegnato in prima persona ha il suo fascino.
Ma accanto a questi aspetti interessanti, ce ne sono altri che il cristiano non può condividere senza rinnegare il suo cristianesimo. La lettura della Bibbia certamente non è ecclesiale (cioè non tiene conto di come la comunità cristiana l’ha intesa da 2000 anni a questa parte). Gesù Cristo è visto in modo tutto diverso. Basti dire che si ritiene necessaria la venuta di un altro Messia. Alcuni elementi sono attinti dalla religiosità coreana (es. il dualismo di soggetto/oggetto: Sung-Sang/Hyung-Sang nel creato e in Dio stesso, o il ruolo degli antenati, la loro ira ecc.).
Ecco invece gli elementi essenziali del credo cristiano: Gesù è: «Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero… della stessa sostanza del Padre». Accettò liberamente la morte, che non fu incidente imprevisto. Egli disse: « Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo». (Giov 10,17-18). Gesù sapeva quale sorte lo attendeva, che era predetta dalla Scritture. «Rispose loro Gesù:  “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”. Gli dissero allora i Giudei:  “Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?”. Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù (Giov 2,19-22).

Al momento dell’arresto, a Pietro che voleva difenderlo con la spada, Gesù dice: «Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?» (Mat 26,53-56).
Riguardo al colpo di lancia: «Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: “Non gli sarà spezzato alcun osso”. E un altro passo della Scrittura dice ancora: “Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”» (Giov 19,36-37).
Ai delusi discepoli di Emmaus, Gesù risorto dice: « “Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!  Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui » (Lc 24,25-27). Cfr. anche Lc 24,45-47.
La predicazione degli apostoli fu su questa stessa linea. Basti una sola citazione: «Come era sua consuetudine Paolo vi andò e per tre sabati discusse con loro sulla base delle Scritture, spiegandole e dimostrando che il Cristo doveva morire e risuscitare dai morti; “il Cristo, diceva, è quel Gesù che io vi annunzio”» (Atti 17,2-3).
La morte di Cristo non fu un brutto e imprevisto incidente, ma il più grande atto d’amore: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici… » (Giov 15,13-14). Gesù è l’unico Salvatore:  « In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati» (Atti 4,12). Egli è il definitivo rivelatore del Padre: «…Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!» (Gal 1,8). Invece il rev. Moon presenta Dio attingendo ad una fonte estranea al Nuovo Testamento: i Principi Divini.

Che dire della doppia appartenenza?
Non è raro trovare seguaci della religione di Moon che dichiarano: «Noi crediamo tutto il Credo cattolico; la religione di Moon ci fa fare un passo in più». Ma basta prendere l’articolo che dice: «Credo in un solo Signore, Gesù Cristo», per concludere che non c’è spazio per un altro Messia. In realtà la Chiesa dell’Unificazione è una nuova religione, come afferma chiaramente  M. Introvigne, che pure viene citato volentieri dai seguaci di Moon come uno studioso obiettivo della loro religione: «Uno studio serio della teologia della Chiesa dell’Unificazione dovrebbe rendere impossibile ogni confusione: si tratta di una teologia originale e specifica, e la “doppia appartenenza” alla Chiesa dell’Unificazione e a un’altra Chiesa, per esempio la Chiesa Cattolica, deve dunque essere esclusa»[2].
C’è un’ambiguità di fondo: da un lato la religione di Moon si presenta come un’interpretazione della tradizione cristiana, d’altro lato essa tende a proporre una “nuova verità” che ovviamente non può presentarsi come interpretazione biblica, ma come una verità al di fuori della Bibbia stessa: non a caso la “verità” di Moon si fa forte di una nuova rivelazione.
Non è quindi accettabile, perché contraddittoria, la doppia appartenenza religiosa. I pastori d’anime, pur nel doveroso rispetto delle coscienze, devono fare discernimento, e agire di conseguenza: non concedere anche il matrimonio cattolico a coppie sposate dal rev. Moon, se continuano a condividerne la fede. Tanto meno possono accettare che dei moonisti diventino catechisti (alcune volte si sono proposti per tale ruolo). Quindi: libertà di coscienza sì, ma chi dice che cristianesimo e unificazionismo possono stare assieme, vuol dire che o non sa che cosa è il cristianesimo o non sa che cosa è la religione del rev. Moon.
La Chiesa dell’Unificazione si presenta come prettamente ecumenica, proclamando di voler unificare il cristianesimo mondiale. Ma il denominatore comune per l’ecumenismo – non solo per i cattolici ─ è costituito dalla fede nella divinità di Gesù e nella trinità di Dio, chiaramente negate dal rev. Moon. Non si può quindi parlare di ecumenismo, ma semmai di dialogo interreligioso. L’idea di Moon di unire tutte le Chiese e le religioni, di fatto produce l’effetto opposto: una religione in più.
Alla persona in buona fede, che ritiene accettabile la doppia appartenenza, ci permettiamo di consigliare un approfondimento della dottrina e della spiritualità cattolica.

Noi rispettiamo, anche se non possiamo condividere, la loro idea di compatibilità col cattolicesimo; ma chiediamo che essi altrettanto riconoscano e rispettino la non accettabilità da parte cattolica di questo punto di vista. Pertanto riteniamo scorretta la dissimulazione con la quale si mimetizzano tra i cattolici.


[1] I Principi Divini. Guida alla studio, ed. ASUMC, 1973.

[2]Introvigne Massimo, La Chiesa dell’Unificazione del reverendo Moon, LDC Leumann, 1997, p. 63.

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