CHIESA VETERO-CATTOLICA ITALIANA O CHIESA CATTOLICA DI RITO ANTICO O CHIESA PANCRISTIANA

STORIA

La Chiesa Vetero-Cattolica Italiana è frutto di svariati tentativi di generare, in Italia, una Chiesa cattolica svincolata da Roma.
Già nel 1808 il vescovo pugliese Domenico Forges Davanzati (1742-1810) fonda il Magistero Catechetico Civile Laicale per conferire l’Ordinazione non soggetta al controllo del clero curiale.
Nel 1882 diventa Chiesa Cattolica Nazionale Italiana.
Nel 1890 il professore Filippo Cicchitti Suriani (1861-1944), il quale si occupava di Pastorale Sanitaria Psicosomatica, fonda a Milano un Centro Culturale Cattolico Antico in contatto con l’Unione di Utrecht svizzera. L’obiettivo era originare un Ministero Psicocurativo Scientifico Pancristiano.
A Cicchitti Suriani succede Mario De Conca e poi nel 1966 Luigi Caroppo.
Inoltre, Filippo Chicchitti Suriani e Ugo Janni (1865-1938) portano a maturità la teologia pancristiana, coronazione del pensiero ecumenico che vuole la riunione di tutte le Chiese in un solo organismo.
L’esperienza del Centro Culturale Cattolico Antico milanese matura e, complice lo spirito ecumenico del Concilio Vaticano II, nel 1966 diviene Missione Cristiana Cattolica della Chiesa Vetero-Cattolica Italiana. Nel 1970 la Chiesa è riconosciuta dalla missione di Utrecht come “unica legittima erede della Chiesa Cattolica Nazionale Italiana del 1882”. Nel 1997 i rapporti tra l’Unione
di Utrecht e la Missione s’interrompono in virtù di dissensi dottrinali sull’ordinazione sacramentale delle donne: con questa occasione la Chiesa cambia nome in Chiesa Vetero-Cattolica Italiana, o anche Chiesa Cattolica di Rito Antico.
Nel 2004 succede a Caroppo, per elezione del Sinodo, Paolo Leomanni.

DOTTRINA

L’impianto dottrinale è quello della Chiesa Cattolica secondo l’ottica vetero-cattolica. I primi sette concili ecumenici sono pienamente riconosciuti, mentre ogni fedele è lasciato libero di aderire o meno alla dottrina della Chiesa dopo il primo millennio, ivi comprese le dottrine dell’Immacolata Concezione e dell’Assunzione di Maria – un punto sul quale invece insistono le
Chiese dell’Unione di Utrecht.
I ministri di culto conservano lo status laicale, perciò possono liberamente restare celibi o contrarre matrimonio. Il Sinodo è l’autorità legislativa in materia disciplinare e amministrativa anche se la Confessione può essere compiuta anche nell’ambito della pastoraterapia ed è lasciata libertà di aderire o meno alla dottrina.
Punto originale invece – erede del tentativo di ripristino della tradizione terapeutica della Chiesa Antica da parte di Cicchiti Suriani – è la cura d'anime speciale, la pastoralterapia, volta a ricercare le cause interiori ed esteriori del male per la salute del corpo, della mente e dello spirito.
La Chiesa accoglie quindi ministri specialisti, i pastoralterapeuti (psicoigienisti, psicosanitari, psicosoteriologi) di ordine civile. L’utenza è costituita da chiunque (non si fanno distinzioni di religione o ideologia) voglia scoprire l’origine del male e sviluppare le proprie capacità di autoguarigione, cambiando stile di vita e di pensiero. Nell’ambito della pastoralterapia può essere compiuta anche la confessione cattolica.
La Chiesa Vetero-Cattolica Italiana conta circa settecento fedeli e cento ordinati e consacrati; essa è presente a Roma con la sede priorale, a Scandiano in provincia di Reggio Emilia, con la sede del segretariato e a Minervino di Lecce, con la sede del vicariato.

FONTI

Sito del CESNUR, Centro Studi sulle Nuove Religioni, Le Chiese vetero-cattoliche, URL: https://cesnur.com/le-chiese-vetero-cattoliche/ [ultimo accesso: 30-10-2020].
Sito Ufficiale Chiesa Vetero-Cattolica Italiana, URL: https://www.chiesaveterocattolica.it/home [ultimo accesso: 30-10-2020].
Sito Ufficiale Società di Studi Valdesi, Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia, URL: http://www.studivaldesi.org/dizionario/evan_det.php?evan_id=47 [ultimo accesso: 30-10-2020].

 

© GRIS – Caterina Fratesi, febbraio 2021

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